Regia: Nacho Vigalondo, Marcel Sarmiento, Gregg Bishop,
Justin Benson, Aaron Scott Moorhead
Origine: USA
Anno: 2014
Durata: 81'
Attori principali: Emmy Argo, Emilia Ares Zoryan, Justin Welborn
La saga di VHS è una delle cose più interessanti successe all'horror negli ultimi anni. Se REC è un esempio di perfetto found footage, originalissimo ma in un certo senso capace di serietà. Un girato che sembra amatoriale ma non opera di uno sprovveduto. I vari VHS hanno spinto un po' più in là il limite tra quello che la tecnica può e non può permettersi. Sin dal primo episodio hanno introdotto una certa dose di erotismo, di ironia e autoironia. Hanno strizzato l'occhio all'internet dei revenge porn, dei film gonzo e di YouReporter. Toccando punte altissime di reportage giornalistico in Safe Heaven.
È proprio internet a entrare nel mirino del terzo capitolo della saga. È evidente sin dalla cornice quanto il progetto sia diventato più ambizioso ( una grandiosa raccolta di video mostruosi destinati a diventare virali. Mostruosità che infetterà poi gli utenti della rete). Nel primo racconto, Dante the Great (la storia di Dante, un illusionista che deve la propria fortuna a un mantello magico) si sperimenta il mix di mockumentary e fiction canonica. Idea audace ma il risultato è più che incerto. La fusione delle due tecniche fa sembrare l'episodio più un trailer che un racconto compiuto. Meglio riuscito è Parallel Monsters, l'idea di un ragazzo che scopre una versione mostruosa della propria realtà è surreale. Viviamo il suo stesso incubo, un incubo che incuriosisce e non ripugna. L'idea dietro Bonestorm invece non si capisce quale sia e non si capisce in che modo la storia dovrebbe metterci paura o sorprenderci. Quattro ragazzetti fanno skate in Messico e per sbaglio evocano una super squadra di zombie.
Il gioco della saga VHS è quello di darti qualcosa di appetitoso e di togliertelo da sotto il naso proprio mentre stai per gustartelo. Quest'intuizione ha contribuito a creare storie che intrigano, che non stancano. Ne vorresti una dopo l'altra all'infinito. Qui però si esagera. Il migliore episodio viene rovinato da una caduta di stile voluta e per questo forse fastidiosissima. Molte bellezze anche qua, ma manca del tutto la carica erotica di alcune vignette precedenti. La cornice è troppo elaborata e si scopre troppo presto. La funzione anticipatrice della pellicola rovinata è poco funzionale e l'effetto glitch risulta freddo e superfluo. Aspettando di poter vedere Gorgeous Vortex (episodio a quanto pare rimosso, e dalle foto trapelate in rete anche molto interessante) noi continuiamo a tifare per il progetto VHS. Da qui in poi però con le dovute riserve.
Isaia Panduri
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