Regia: Chad Stahelski
Origine: USA
Anno: 2014
Durata: 101'
Attori principali: Keanu Reeves, Willem Dafoe, Michael Nyqvist
“Una volta gli ho visto uccidere tre uomini in un bar... Con una matita.”
“Una volta gli ho visto uccidere tre uomini in un bar... Con una matita.”
Ecco chi è e cosa è John Wick, nient’altro che un ex killer che torna in azione facendo piazza pulita, niente di meno che un buon film il cui script è rimasto nel cassetto per troppo tempo, quasi due anni. Messo così, sembra un banale sparatutto come altri mille ma in realtà c’è molto di più.
John Wick pesca selvaggiamente dal cinema di Melville e dai suoi antieroi, coi loro codici d’onore che ne contraddistinguono non solo il comportamento ma anche il linguaggio, il modo di muoversi e di relazionarsi con “gli altri”. Tutte caratteristiche che Derek Kolstad è riuscito a riportare in questo hard boiled ben diretto da Chad Stahelski che a sua volta è riuscito a disseminare in questa pellicola tutta una serie di indizi che chi conosce film come Le Samouraï o Le Cercle Rouge noterà all’istante.
I personaggi si muovono all’interno di una società criminale ben organizzata, con i suoi punti di ritrovo, le sue leggi e anche una sorta di moneta interna. Tutto ciò non viene spiegato, viene solo mostrato senza alcuno straccio di giustificazione. John per godere di alcuni servizi speciali pagherà con particolari monete d’oro e farà lo stesso per entrare in certi bar o per prendere da bere e il motivo non ci interesserà minimamente, lo fa perché è quello il mondo in cui vive e va benissimo così. Non abbiamo premesse ma solo fatti.
La storia è a dir poco banale, con delle premesse apparentemente al limite dell’idiota. John faceva il killer, era il migliore sulla piazza e si è ritirato per amore della propria donna ma il figlio di un boss russo combina una cazzata che lo obbliga a rivestire i panni di Baba Yaga, Boogeyman, l’Uomo Nero, come lo chiamano tutti quelli che lo conoscono, ovvero tutti a parte questo rampollo russo interpretato da un sempre sfortunatissimo Alfie Allen (i fans di Games Of Thrones sanno il perché dello “sfortunatissimo”). Perché un aspetto su cui bisogna puntare l’attenzione è che TUTTI conoscono John Wick, lui è la leggenda, il migliore. Ciò contribuisce a strappare più di una risata in più di un’occasione facendo morire dalla curiosità di sapere cosa diavolo abbia potuto fare John per godere di un rispetto così smisurato in ogni dove.
Il film è girato sapientemente e non poteva essere altrimenti. Se ai più i nomi di Stahelski (il regista) e Leitch (il produttore principale insieme a Eva Longoria) non dicono nulla, basti sapere che il primo si è occupato delle scene di combattimento di The Matrix ed è colui che ha sostituito Brandon Lee in The Crow nelle scene di combattimento e dopo che successe il fattaccio, il secondo ha curato invece le scene di combattimento di Fight Club, Mr. & Mrs Smith e Troy. Quindi parliamo di gente che per la prima volta sta alle redini ma che ha parecchia esperienza. Infatti il risultato è più che notevole.
Il cast conta tanti bei nomi. Dal già citato Theon Greyjoy, all’instancabile Willem Dafoe, passando per il protagonista, un adattissimo Keanu Reeves, con tanti comprimari d’alto livello come Michael Nyqvist e Ian McShane. Da notare inoltre la partecipazione di tanti attori e attrici provenienti dal mondo delle serie TV che se la sono cavata bene, vedi Lance Reddick (The Wire, Fringe e altro). La scelta del cast risulta particolarmente azzeccata perché i personaggi in alcuni casi sono stati cuciti addosso agli attori. Inizialmente John Wick doveva essere un sessantenne, quando però Reeves ha dato piena disponibilità il ruolo è stato riscritto per “qualcuno non grande letteralmente ma che avesse un passato importante nel mondo dei film”, dice uno dei produttori. Allo stesso modo Dafoe fa la parte del killer della vecchia guardia, uno di quelli dal solido passato e che non ha mai sbagliato un colpo.
In definitiva, se credete che questo sia l’ennesimo filmaccio girato male, scritto peggio e interpretato da cani con frasi a effetto ed esplosioni alle spalle del protagonista, fatevi il favore di ricredervi. John Wick è un film che ammicca ai noir francesi degli anni settanta, girato bene e che riesce a intrattenere molto piacevolmente per un’ora e venti con delle scene di combattimento molto realistiche, il tutto con degli ottimi attori che si riempiono di mazzate. Consigliatissimo.
Ingmar Bèrghem
0 commenti:
Posta un commento