Regia: David Ayer
Origine: USA
Anno: 2014
Durata: 134'
Attori protagonisti: Brad Pitt, Shia LaBeouf
Nuova fatica per il regista americano Ayer che si cimenta con una dei temi preferiti della produzione hollywoodiana, il film di guerra. Siamo alle battute finali della Seconda Guerra mondiale con l'esercito tedesco pronto a resistere fino all'ultimo e gli alleati ormai prossimi alla vittoria. Malgrado questo la storia ha bisogno di eroi, in questo caso Brad Pitt, al comando del carro armato Fury e il suo equipaggio composto da altri quatto uomini.
Ci troviamo di fronte a una pellicola che ha intenti chiari: mostrarci l'orrore della guerra, il cameratismo tra l'equipaggio e il coraggio degli americani che hanno salvato il mondo. Peccato che il tutto sia fatto in maniera retorica e senza creare la minima empatia tra lo spettatore e i protagonisti. Per rappresentare il brutto della guerra non basta far schiacciare cadaveri dal carro armato o rendere verosimili le uccisioni. I personaggi non sono per nulla caratterizzati e tutto è lasciato in superficie. Non ci si spiega perché avere un bravo attore come Pitt, imbruttito ad arte nel fisico, e poi fargli fare la stessa espressione per tutto il film. Anche i rapporti tra i vari componenti dell'equipaggio sono stereotipati con la recluta che viene presa di mira all'inizio e poi adottata.
Dispiace per la resa finale perché alcuni spunti che facevano ben sperare c'erano. Il considerare il carrarmato come casa e il ripetersi come un mantra da parte dei protagonisti che la guerra è il miglior lavoro. Da questo film non si pretendeva di rivoluzionare il genere ma almeno di rispettarne i canoni. Siamo ben lontani dai capolavori che hanno fatto delle pellicole di guerra spesso dei cult movie. A dire il vero qua siamo lontani anche dalla sufficienza.
Al Barbone
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