Regia: Erik Van Looy
Origine: USA/Belgium
Anno: 2015
Durata: 108'
Attori principali: Karl Urban, James Marsden, Wentworth Miller, Eric Stonestreet, Matthias Schoenaerts, Rachael Taylor, Isabel Lucas
In genere, quando a tarda notte ho voglia di vedere un film, prima di premere “PLAY” ho l’abitudine di cercare il titolo su Google e farmi un’idea sulla base del numero di stellette dei principali aggregatori di recensioni per sapere se è il caso di perdere quelle due ore o se forse sarebbe meglio recuperare un classico che mi manca. Per fortuna quando ieri ho visto The Loft ho dimenticato di farlo. Tra l’altro ho appena scoperto che è un remake di un film del 2008 diretto sempre dallo stesso regista.
La premessa è piuttosto semplice e viene svelata nei primi cinque minuti di film, quindi non vi rovino nulla: cinque amici, liberi professionisti infarciti di soldi, decidono di condividere un loft e utilizzarlo come porto franco per i loro tradimenti. Quando uno lo vuole occupare per trapanare l’amante deve avvertire gli altri così da evitare che tutti si presentino con le rispettive amichette la stessa notte. Insomma, un piccolo club del fedifrago con tanto di regole di sicurezza. Il casino scoppia quando una mattina trovano una figona bionda dissanguata e ammanettata al letto. “Le chiavi le abbiamo solo noi, l’allarme è stato disinserito dall’interno... Quindi è stato uno di noi!”, buon divertimento.
Se questo film fosse uscito tra gli anni ’80 e ‘90 oggi ce lo ricorderemmo insieme ai vari 9½ Weeks, Basic Instinct, Fatal Attraction e compagnia bella. Invece è uscito nel 2015, il thriller erotico è stato ipersdoganato oltre ogni limite e quella merda schifosa di 50 Shades Of Grey riesce a beccarsi 46/100 su Metacritic mentre il povero The Loft un misero 24/100.
Chiariamoci, il film è guardabile e nulla di più. Riesce a intrattenere per un’oretta e mezza abbastanza facilmente anche perché ogni mezz’ora c’è un plot twist che ti fa riconsiderare tutto ciò che hai visto. Questa cosa, che per certi versi potrebbe anche essere il punto di forza del film, a un certo punto diventa anche un po’ fastidiosa, tanto che ti ritrovi col cronometro a dire “29.58... 29.59... 30! PLOT TWIST!”.
I protagonisti mentre aspettano un plot twist |
In sostanza, un film buono e nulla di più, a mio avviso però eccessivamente criticato. Magari da quelle stesse persone che poi sono riuscite a giustificare schifezze ben peggiori solo per fare la marchetta o per adeguarsi alle aspettative di un pubblico di cinquantenni insoddisfatte che fingono di scandalizzarsi per qualsiasi cosa e poi pregano affinché il loro povero marito, un triste e grigio impiegato di provincia, si trasformi in Christian Grey. Quindi fai come Ladri Di VHS: fotti il sistema, fotti la critica e guarda The Loft.
Ingmar Bèrghem
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