maggio 2014 ~ Ladri Di VHS

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mercoledì 28 maggio 2014

THE DOUBLE


Regia: Richard Ayoade
Origine: Gran Bretagna
Anno: 2013
Durata: 93'
Attori protagonisti: Jesse Eisenberg, Mia Wasikowska

The Double, soggetto tratto dal celebre romanzo di Dostoevskij, narra di Simon, un ragazzo un po' sfigatello. Uno di quelli di cui nessuno ricorda il nome, innamorato della bellissima figlia del capo che a stento sa della sua esistenza. Con una madre pronta a ricordargli che oltre che noiosa la vita può essere pure tragica. Una copia esatta di se stesso viene assunta in ufficio e spacca i culi in tutto quello in cui lui fa schifo.



Secondo film da regista per Richard Ayoade. Il primo, Submarine, è un'opera delicata sulla crescita e sull'esperienza dell'innamoramento. Con uno stile a metà tra l'esibizionismo di Anderson e il filmino delle vacanze. Un affascinante tira e molla. C'è questo in The Double ma c'è anche una ricerca molto più profonda nelle scenografie che va dal più austero Kaurismaki al più surreale Gondry. Con invenzioni da cinema muto, quando si faceva di necessità virtù; si cade in piedi da palazzi e si sfreccia in treno rimanendo fermi, lasciando agli scenari e alle luci il compito di girarci intorno. Tutte scelte volute che fanno di questo film quasi una trasposizione teatrale più che cinematografica. Non mancano le sperimentazioni nel suono come quando  mentre cresce il patos nelle parole di lei sentiamo l'assordante avvicinare di un treno. Serve tutto questo a farci entrare nella mente di Simon? Sicuramente sì. L'oppressione è tale da farci auspicare tutta la violenza del mondo. 





Manca forse della giusta dose di mistero. Trattandosi però di un romanzo così celebre l'effetto sorpresa diciamo che non era proprio la priorità. Ayoade preferisce farci sedere comodi a gustare un'opera che si costruisce da sola. Che se ne sbatte delle soluzioni ortodosse. Lontano dall'essere perfetto The Double ha nelle sperimentazioni la chiave della sua poetica. 



Isaia Panduri


venerdì 16 maggio 2014

LOCKE

 

Regia: Steven Knight
Origine: USA, Regno Unito
Anno: 2013
Durata: 85'
Attori Protagonisti: Tom Hardy
 


Dopo il non riuscitissimo Redemption - Identità nascoste, Steven Knight ci riprova con un progetto ambizioso, fare un film interamente ambientato e ripreso all'interno di un abitacolo.
La trama è tanto semplice quanto di difficile realizzazione, per come è concepito il film. È la storia del viaggio in macchina di Ivan Locke, il responsabile del più grande progetto edile mai realizzato in Inghilterra che, proprio la notte prima della colata delle fondamenta, decide di rimettere in discussione ogni sua certezza per fare la cosa giusta, come direbbe il buon Spike.
Il protagonista percorre l'autostrada sempre al cellulare, cercando di rimettere insieme i cocci della sua vita sentimentale e lavorativa.

 

Tom Hardy, l'unico personaggio ad apparire sullo schermo, offre un'interpretazione notevole, riuscendo a mantenere elevato il livello di tensione emotiva per tutta la durata del film. Si coglie perfettamente il dramma interiore di Ivan che, per non diventare come suo padre, si trova a cancellare tutto quello che ha costruito nel corso della sua esistenza.



Bisogna dare atto che la regia di Knight è considerevole. Con solo cinque o sei inquadrature riesce a far provare la claustrofobia che si vive in quell' auto. Il continuo squillare del telefono, le situazioni sempre più intricate dal punto di vista emozionale non danno respiro. Ad un certo punto, si spera solo che Ivan arrivi a destinazione. Film coinvolgente.



Un unico consiglio: andate al cinema a piedi e senza cellulare. All'uscita della sala, il primo istinto è quello di bruciare entrambi.





Pablo Lombardi

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