Regia: Richard Ayoade
Origine: Gran Bretagna
Anno: 2013
Durata: 93'
Attori protagonisti: Jesse Eisenberg, Mia Wasikowska
Secondo film da regista per Richard Ayoade. Il primo, Submarine, è un'opera delicata sulla crescita e sull'esperienza dell'innamoramento. Con uno stile a metà tra l'esibizionismo di Anderson e il filmino delle vacanze. Un affascinante tira e molla. C'è questo in The Double ma c'è anche una ricerca molto più profonda nelle scenografie che va dal più austero Kaurismaki al più surreale Gondry. Con invenzioni da cinema muto, quando si faceva di necessità virtù; si cade in piedi da palazzi e si sfreccia in treno rimanendo fermi, lasciando agli scenari e alle luci il compito di girarci intorno. Tutte scelte volute che fanno di questo film quasi una trasposizione teatrale più che cinematografica. Non mancano le sperimentazioni nel suono come quando mentre cresce il patos nelle parole di lei sentiamo l'assordante avvicinare di un treno. Serve tutto questo a farci entrare nella mente di Simon? Sicuramente sì. L'oppressione è tale da farci auspicare tutta la violenza del mondo.
Manca forse della giusta dose di mistero. Trattandosi però di un romanzo così celebre l'effetto sorpresa diciamo che non era proprio la priorità. Ayoade preferisce farci sedere comodi a gustare un'opera che si costruisce da sola. Che se ne sbatte delle soluzioni ortodosse. Lontano dall'essere perfetto The Double ha nelle sperimentazioni la chiave della sua poetica.
Isaia Panduri
non del tutto originale e forse non del tutto riuscito, però ha un suo fascino particolare!
RispondiEliminapiu' che introspezione psicologica, effetti speciali ma sofisticati ed imprevedibili, come musica e dicotomia spazio temporale!? una sfida visiva quindi...l'attore ormai è scelto per ruoli da antieroe problematico, ma tutti vorrebbero avere un alterego quindi...originale recensione, fluida e che coglie i punti salienti senza annoiare con le solite lodi, incute curiosità e desiderio di andare a vedere il film in questione...
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